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Nonni taxi? No grazie!

9 Settembre 2020 by Dr.ssa Miolì Chiung Bambini, Genitori 0 comments

Indice degli argomenti

  • I nonni non sono dei tassisti.
  • Benefici e beneficiari.
  • Nonni 2.0 oppure nipoti old-school

I nonni non sono dei tassisti.

La SIPPS,( La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) basandosi sullo studio europeo Share (the Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe), sostiene che ben il 33% delle famiglie italiane affida i figli alle cure dei nonni, piuttosto che a quelle della babysitter. Per fare degli altri esempi, in Svezia e in Danimarca troviamo questa dinamica solo rispettivamente per il 2,9% e per l’1,6% dei casi. Spesso ci capita di osservare quei nonni che accompagnano ovunque i loro nipoti. Questa modalità tassista ci ha spinti ad alcune riflessioni sul ruolo dei nonni .

Il ruolo da riconoscere ai nonni è quello di educatori “complementari”, in grado di essere un solido supporto emotivo ai nostri figli. Siamo convinti che l’affetto dei nonni cresca bambini emotivamente stabili. Il valore aggiunto è la loro capacità di insegnare e trasmettere ai bambini, il rispetto per gli altri, la pazienza, l’indipendenza, distaccandosi dai genitori e la socialità.

Benefici e beneficiari.

Nel rapporto nonni e nipoti entrambi apportano benefici, risultando dunque entrambi beneficiari.

Tra essi si crea un rapporto speciale, nonostante la differenza d’età, molto diverso da quello che si instaura fra genitore e figlio: i nonni si godono la loro relazione con i nipoti, giocando con loro perché non hanno la responsabilità genitoriale.

Ormai  estranei ai ritmi  e allo stress del lavoro, i nonni hanno tempo per ascoltare. Il bambino ha bisogno di un adulto che gli dia tutta la sua attenzione e che lo incoraggi nello sviluppo della sua personalità. Ricevere molto affetto nella prima infanzia fa crescere i bambini sereni e sicuri di se stessi. In particolare, con il giusto supporto emotivo, i piccoli sviluppano  “resilienza”: la capacità di resistere dinnanzi alle avversità, utilizzando tutte le risorse per poter affrontare le difficoltà. Anche i bambini fanno la loro parte, insegnando ai nonni ad utilizzare il computer e le nuove tecnologie. Il passato e il presente si incontrano, creando una relazione speciale di cui beneficiano entrambe le parti.

Nonni 2.0 oppure nipoti old-school

Attualissimo è il dibattito che  considera i nonni “obsoleti”, in quanto poco tecnologici e vede i nipoti, troppo immersi nelle tecnologie. È importante ch i nonni imparino ad utilizzare le tecnologie senza dimenticarsi di quei vecchi giochi, che oltre a rendere più forte il loro legame, hanno la capacità di sviluppare funzioni cognitive. Ad esempio giocare a “ruba mazzo” può essere un modo per sviluppare l’attenzione selettiva e la capacità di pianificazione. Suggeriamo a tutti i nonni di comprare  giochi ideati per sviluppare la memoria.

I nipoti potrebbero insegnare ai nonni alcuni giochi su tablet o consolle, questo per non permettere al bambino di isolarsi assorbito dal gioco.

Invitiamo i nonni ad interessarsi e a rendersi curiosi di ciò che piace ai loro nipoti, cercando il giusto equilibrio tra tradizione e nuove tecnologie.

bambini gioco nonni videogiochi

Dr.ssa Miolì Chiung
Dr.ssa Miolì Chiung
Miolì Chiung, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Nel 2009 fonda lo Studio di Psicologia Salem, un progetto di ampio spessore incentrato sul benessere psicologico dell’individuo, dai processi di prevenzione fino a tutto quello che riguarda la cura. Ha approfondito i suoi studi con numerosi master e corsi. Applicatrice Metodo Feuerstein e ottima conoscitrice della testistica psicodiagnostica dell’età evolutiva e adulta. Ama i libri, la cucina ma la sua grande passione è il mare!
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